49° Congresso Nazionale
SOCIETA’ ITALIANA DI PSICHIATRIA
Fenomeni quali la paura del contagio, le restrizioni sociali imposte dalla pandemia, i lutti complicati associati ad eventi traumatici, come l’impossibilità di commemorare i propri familiari, hanno rappresentato fenomeni emotivi fortemente stressogeni per l’intera popolazione. Abbiamo assistito, di conseguenza, ad un aumento drammatico di diversi fenomeni psicopatologici, dalla depressione all’ansia, passando per i disturbi del sonno e i sintomi trauma-correlati. A questo, si aggiungono i dati emergenti dalla letteratura scientifica internazionale che hanno mostrato come, in molti pazienti che hanno sviluppato il COVID-19 si siano palesate manifestazioni sintomatologiche di interesse neuropsichiatrico anche successivamente alla guarigione dalla malattia, in grado di inficiare profondamente la qualità di vita di chi ne è affetto (disturbi della memoria e dell’attenzione, “nebbia cognitiva”, depressione, ansia, insonnia, PTSD) configurando un quadro definito LONG-COVID. Dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro un vero e proprio “tsunami” di disturbi mentali e fenomeni psicopatologici e compito fondamentale degli psichiatri italiani sarà quello di farsi trovare pronti ad affrontare tale emergenza. La Psichiatria Italiana, del resto, è sempre stata in prima linea e, seppur in carenza di risorse, ha continuato a mantenere il suo ruolo di estremo rilievo in campo internazionale, come dimostrato dalla presenza del nostro past president, Mario Maj, come editor della rivista più importante al mondo nel campo della psichiatria, World Psychiatry.
Il futuro della Psichiatria, quello che potremmo definire la Psichiatria 4.0, deve passare inevitabilmente per l’innovazione tecnologica: una lezione che ci ha fornito la pandemia riguarda la necessità di investire maggiori risorse nel campo della Telepsichiatria, per fornire la continuità assistenziale di cui i nostri pazienti hanno estremo bisogno e allo stesso tempo facilitare l’accesso alle cure. Investire nelle nuove tecnologie vuol dire anche investire nel campo dei ‘big data’ e dell’intelligenza artificiale, in grado di fornire nuovi strumenti per la ricerca scientifica e algoritmi diagnostici sempre più precisi e “tailored” sulle caratteristiche dei singoli pazienti. Nuove scoperte negli ultimi anni hanno modificato il paradigma delle terapie e la Psichiatria italiana è in prima fila nella ricerca in questo settore: dalla riscoperta delle terapie fisiche (come la Stimolazione Magnetica Transcranica) ai nuovi trattamenti per la depressione resistente (Esketamina Spray Nasale) passando per le ricerche nel campo degli psichedelici. Il congresso di Maggio 2022 sarà una grande occasione per riflettere insieme su questi nuovi campi, estremamente promettenti, su cui volge il futuro della psichiatria.
Un grande tema al centro dei lavori del congresso di Maggio riguarderà il futuro dei Dipartimenti di Salute Mentale: tra le iniziative intraprese durante la pandemia dalla Società Italiana di Psichiatria vi è la costituzione del Coordinamento Nazionale dei Direttori dei Dipartimenti di Salute Mentale, un organo che fornirà un’occasione di dialogo e confronto tra le diverse realtà psichiatriche del territorio italiano, nell’ottica di costituire un comune “modus operandi”. L’allargamento dei confini di competenza dei Dipartimenti di Salute Mentale rappresenta un argomento estremamente attuale, su cui il dibattito è forte, soprattutto per quanto riguarda il campo dell’integrazione dei servizi delle dipendenze, nonché l’importanza e la centralità della neuropsichiatria infantile. La Società Italiana di Psichiatria come organo di principale riferimento nel campo della Salute Mentale in Italia deve far sentire la propria autorevole posizione, spingendo in maniera univoca verso una maggiore integrazione dei diversi ambiti della salute mentale. In questo contesto, parte dei lavori del congresso saranno dedicati all’importanza e alla centralità di campi emergenti della psichiatria, come i disturbi del comportamento alimentare, le dipendenze da internet, i fenomeni psicopatologici legati all’identità di genere o l’etnopsichiatria e la psicopatologia legata ai fenomeni migratori. Fenomeni il cui impatto sulla salute mentale sta diventando sempre maggiore e che impongono una dovuta riflessione sugli strumenti a nostra disposizione per contrastarli.
E’ evidente come la pandemia da COVID-19 si sia inserita in un contesto socio-culturale di profonda fragilità, in cui i fenomeni psicopatologici sono in costante aumento; quella che Baumann definiva la “società liquida”, in cui l’individualismo sfrenato rappresenta un elemento centrale in una società che ha conosciuto la crisi del concetto di comunità, si è trasformata oggi in una “identità liquefatta”, in cui assistiamo ad una sempre maggiore disgregazione del sé, ad identità costantemente sotto attacco da una società estremamente focalizzata sull’apparenza e sull’esteriorità. Come Psichiatri, abbiamo il compito e il dovere di riflettere su quali strumenti fornire per “ricompattare e solidificare” l’identità di un sempre maggiore numero di persone che soffrono e che sono in ricerca costante di aiuto.
Se da una parte la Psichiatria Italiana e i Dipartimenti di Salute Mentale Italiani sono pronti ad affrontare le nuove emergenze che riserverà il futuro, va ricordato che ancora oggi la spesa sanitaria per la Salute Mentale risulta insufficiente ed è necessaria ora più che mai una ridefinizione delle risorse disponibili per i DSM. Del 5% delle risorse sanitarie destinate ai DSM, solo il 3,2% sono attualmente disponibili, definendo una condizione di estrema difficoltà per i DSM in termini di carenza di risorse umane, di capillarità sul territorio e di posti letto in degenza ospedaliera o in strutture di riabilitazione.
In conclusione, il congresso di Ottobre 2022 rappresenterà una grande occasione di confronto, in cui affrontare gli argomenti di grande attualità della Psichiatria del futuro e allo stesso tempo delineare insieme un percorso di profondo rinnovamento della psichiatria, che passi attraverso la personalizzazione dei trattamenti e delle terapie, l’utilizzo evoluto delle innovazioni farmacologiche, psicoterapeutiche e della cosiddetta psichiatria di precisione 4.0.
Massimo di Giannantonio
Enrico Zanalda